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Emicrania addominale o vomito ciclico?

emicrania 7Quasi tutti conoscono o hanno provato personalmente l’emicrania, che si manifesta con attacchi ricorrenti di dolore pulsante spesso in un solo lato del capo.

L’emicrania addominale però è molto meno comune e ancor meno conosciuta.
Essa viene nella più parte dei casi diagnosticata nei bambini ed è caratterizzata da questi sintomi: dolore addominale (male allo stomaco), nausea e vomito.

La sua presenza determina assenze scolastiche, disturbi emozionali e interruzione delle normali attività giornaliere.
Comunque anche gli adulti ne soffrono e la diagnosi è spesso tardiva.

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emicrania 5L’emicrania addominale  è considerata un disturbo funzionale a tutti gli effetti, in quanto non vengono riscontrate alterazioni anatomiche o biochimiche.
Essa è la causa più comune di dolore addominale funzionale nell’infanzia e nell’adolescenza. 
E’ una sindrome episodica e consiste di crisi intermittenti di forte dolore addominale centrale, accompagnate da stigmate dell’emicrania quali fotofobia (intolleranza per la luce) fonofobia (intolleranza per i suoni e rumori), anoressia (perdita dell’appetito) nausea, vomito e pallore.
Negli intervalli liberi fra i vari episodi il soggetto gode di pieno benessere.  

Quanto è comune ?
La prevalenza nei bambini fino ai 12 anni è circa il 9%. Questa crolla all’1% a 14 anni. Le femmine sono più colpite dei maschi: 1,6:1.emicrania 4

Cosa la scatena e cosa la allevia.
Stress, stanchezza, viaggi, digiuni, cambiamenti delle abitudini, possono scatenarla, come peraltro scatenano anche l’emicrania tradizionale.
Il riposo, il sonno possono alleviarla.

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emicrania 2Come viene posta la diagnosi?
Valutata l’attentamente l’assenza di segnali di allarme (red flags) per la presenza di malattie organiche serie, peraltro molto rare, in base alla normalità dei valori di laboratorio, la diagnosi si basa sui dati clinici: storia di episodi ripetuti con le medesime caratteristiche, aspetto pallido del soggetto con occhi cerchiati.

Cosa la provoca?
Modifiche specifiche all’asse intestino-cervello (gut-brain axis), disregolazione vascolare, cambiamenti nel sistema nervoso centrale e fattori genetici sono stati di volta in volta considerati responsabili della sindrome.
Tuttavia non vi è ancora una spiegazione chiara e definitiva della sua fisiopatogenesi.

Ipotesi:

  • Ipersensibilità viscerale, dovuta a secrezione abnorme di neurotrasmettitori eccitatori, come la serotonina.
  • Alterata motilità intestinale con distensione del tubo digerente e contrazioni anormali che causano dolore.
  • Alterata permeabilità intestinale.
  • Fattori dietetici, che possono scatenare una risposta immunitaria a livello della mucosa intestinale.
  • Alterata neuroregolazione per carenza di acido gamma aminobutirrico (GABA) che funziona da inibitore dei neurotrasmettitori, con conseguente prevalenza degli eccitatori sugli inibitori (il GABA è inibito dai formaggi e dal vino rosso).
  • Fattori genetici e psicosociali.

emicrania 1Si associa ad altre condizioni morbose?
Studi epidemiologici hanno evidenziato che oltre il 70% dei soggetti con emicrania addominale soffrono o hanno sofferto in passato di emicrania classica.
L’emicrania addominale si associa fra il 66% ed il 76% dei pazienti con la sindrome del vomito ciclico ed in minor frequenza con dolori agli arti, vertigine parossistica, torcicollo acuto, colica addominale e ipermobilità delle articolazioni.

Qual è il destino dei bambini affetti da questa sindrome?
I bambini con emicrania addominale hanno normalmente una prognosi ottima, infatti non residua alcun deficit neurologico o di sviluppo mentale.
Essa normalmente si risolve dopo 8-10 anni dal suo esordio.
Solo una piccola percentuale di soggetti soffrirà in età adulta di emicrania classica o di vomito ciclico.

 

 

La Cura:
Norme generali

  • Spiegare e rassicurare.
  • Evitare i fattori scatenanti.
  • Evitare cibi stimolanti (agrumi, caffeina, formaggi, cioccolata, bevande dolci gassate, coloranti e insaporenti).
    Si è notato che somministrare alla sera prima di coricarsi una colazione a base di cereali ad alto contenuto di fibre con un po' di latte prolunga l’effetto glicemico e riesce spesso a prevenire le crisi mattutine.
    I probiotici sembrano aiutare a prevenire le crisi.
  • Psicoterapia e ipnosi sono state utilizzate ma senza eccessivi risultati.
  • I farmaci:

    Abortire la crisi:

    • Imigran spray nasale da 10mg o 20 mg è il farmaco più efficace.

    Profilassi (prevenire le crisi)

    • Propanololo
    • Ciproeptadina
    • Flunarizina
    • Pizotifene
    • Valproato

    Sono stati tutti sperimentati con diverse percentuali di successo.

    E’ comunque fondamentale che lo schema di cura venga stilato da un gastroenterologo e/o pediatra esperto in questo settore, dopo aver ben valutato il soggetto interessato, in modo da prescrivere una terapia modellata sulla singola persona.

A cura del Prof. Giancarlo Caletti, Socio dell’International Foundation for Functional Gastrointestinal Disorders (IFFGD), Milwaukee, USA.

Per una visita specialistica ambulatoriale visita la pagina:  Progetto I disturbi funzionali gastrointestinali