I Gastroprotettori (Inibitori della Pompa Protonica, IPP) sono dannosi ?

Scritto da Prof. Giancarlo Caletti.

Parte 1: IPP e Cancro Gastrico
Gli IPP sono fra i farmaci più prescritti al mondo fin dalla loro commercializzazione avvenuta alla fine degli anni 1980.
Per anni essi sono stati considerati sicuri, tuttavia recenti articoli scientifici hanno dimostrato vari effetti negativi legati alla loro assunzione per lunghi periodi. Essi sono le fratture ossee, l’infezione da Clostridium Difficile, la polmonite, l’infarto miocardico e perfino l’ictus.
Oltre agli effetti negativi sistemici c’è anche preoccupazione per quanto possano causare allo stomaco nel lungo periodo.

E’ noto da tempo che l’assunzione di IPP determina una importante soppressione della secrezione acida gastrica che, nei soggetti portatori di Helicobacter pylori (HP), può peggiorare la gastrite atrofica e da qui sviluppare il cancro.
Per questi motivi prima di iniziare una cura a lungo termine con IPP si deve provvedere a valutare la presenza o meno di HP e, se presente, procedere prima alla sua eradicazione.
Non era però ancora chiaro se il rischio di cancro possa cessare dopo l’eradicazione dell’infezione da HP nei pazienti che continuano ad assumere IPP.
La risposta l’ha fornita un recente articolo pubblicato su di un importantissimo giornale di gastroenterologia (Cheung KS & al long-term PPI & Risk of Gastric Cancer GUT 2018-67 28-35).
In esso si afferma che l’assunzione prolungata di IPP anche dopo eradicazione dell’HP aumenta comunque il rischio di sviluppare un cancro gastrico.
Il rischio è maggiore nei pazienti che lo assumono quotidianamente per > di 12 mesi e a dosi elevate.

Lo stesso rischio non è stato evidenziato con l’assunzione di H2RA (antagonisti dei recettori H2, ranitidina e similari). Questa differenza probabilmente è dovuta al fatto che gli IPP determinano una soppressione più potente della secrezione acida e quindi favoriscono una progressione della gastrite atrofica.

Come ci si deve dunque comportare ?
• Non prescrivere IPP per la dispepsia, senza aver prima testato la presenza o meno dell’HP. Sopra i 40 anni senza aver prima eseguito una gastroscopia.
• Se l’HP è presente, eradicarlo prima e poi semmai proseguire la cura con H2RA.
• Nel caso sia veramente necessario un IPP (come nella malattia da reflusso importante) eseguire una gastroscopia con biopsia per valutare la presenza o meno di gastrite atrofica.
• Solo in assenza di gastrite atrofica si può prescrivere un IPP anche per lunghi periodi ma alle dosi efficaci più basse.

Cancro Gastrico, gastroprotettori